Agroittica Clarabella ospite a Gente di Lago



Clarabella è un esempio virtuoso di come le comunità lacustri possono prendersi cura del territorio e valorizzare la cultura del pesce d’acqua dolce. Tutto questo mettendo in sinergia l’impegno sociale, l’impresa, il territorio e il prodotto.
Parola di Gente di Lago.
Lunedì 13 settembre c’era anche la nostra cooperativa Clarabella alla tavola rotonda organizzata dall’associazione guidata dallo chef Marco Sacco, nata per difendere e tutelare l’ecosistema delle acque interne.
Era il quarto e penultimo appuntamento del ciclo di eventi che fa dialogare assieme i protagonisti delle acque dolci: ittiologi, veterinari, chef, imprenditori, allevatori, ristoratori e comunicatori.
Il presidente di Clarabella Andrea Rossi ha raccontato l’esperienza di Agroittica Clarabella, il nostro laboratorio artigianale che trasforma i principali pesci d’acqua dolce in affumicati, marinati e sottoli, ricevendo grande consenso.
“Siamo convinti che c’è bisogno di interconnettere le diverse realtà che vanno dal mondo delle istituzioni, del profit e del no profit profit, per valorizzare quello che il nostro lago e gli altri laghi ci danno – ha detto Rossi -.
La nostra cooperativa agricola sociale si presta perchè è un mondo che vive naturalmente di connessioni e questa capacità sfocia nella attività imprenditoriale. Perchè è vero che siamo una onlus, è vero che ci occupiamo di inserimento lavorativo di persone fragili, ma miriamo a star ul mercato e a produrre prodotti di qualità. Questo vale per il pesce e per tutti i nostri prodotti”-

Alla giornata di confronto hanno partecipato anche PierPaolo Gibertoni, vicepresidente di Gente di Lago, veterinario e ittiologo, Matteo Baronetto, chef de Il Cambio di Torino, Luca Iaccarino, noto giornalista gastronomico e Stefano Ruffoni, pescatore e titolare del ristorante Italia sull’Isola dei Pescatori.
La discussione si è concentrata sulla “regina del lago”, la Trota, e sul ruolo chiave che il mondo della ristorazione può e deve svolgere per valorizzare la cultura d’acqua dolce.